Uno dei campi di impiego in cui i droni si stanno facendo strada è quello dell’agricoltura.
Essi, tramite sistemi GPS e apparecchiature di telerilevamento, consentono notevoli benefici nel controllo e nella gestione di terreni e coltivazioni, peraltro in maniera sostenibile a livello ambientale.
Questi vantaggi sono flessibilità di impiego, velocità di intervento, elevata risoluzione spaziale e, soprattutto, un considerevole risparmio di tempo, costi ed energie rispetto alle tecniche tradizionali.
Un altro punto a favore è lo sviluppo di una tecnologia all’avanguardia, l’agricoltura di precisione, resa possibile dall’uso dei droni in campo agricolo per il monitoraggio di dati dalle coltivazioni. Ci sono, però, anche alcuni limiti: la durata delle batterie è abbastanza limitata e non c’è grande disponibilità sul mercato di pacchetti software semplici per la gestione e l’elaborazione di dati e informazioni.
Da sottolineare maggiormente, in ogni caso, è la costante necessità di sottostare alle normative a livello europeo (EASA) e italiano (ENAC), seguendo le severe procedure per l’ottenimento di certificazioni ed autorizzazioni per il sorvolo con UAS sia per scopi professionali, come lo svolgimento di lavori in campo agricolo, che personali.